
Insegna del negozio con il logo Adidas ben visibile all’esterno a Shanghai, Cina. - www.fashionblog.it
Una collezione Autunno/Inverno 2025 nata dalla collaborazione tra Wales Bonner e adidas Originals, ispirata alla figura di Kareem Abdul-Jabbar e all’estetica sportiva degli anni ’70.
C’è qualcosa di potente nel modo in cui la moda riesce a raccontare storie. E la nuova collezione firmata Wales Bonner per adidas Originals, pensata per la stagione Autunno/Inverno 2025, lo dimostra senza esitazioni. È un tributo raffinato a Kareem Abdul-Jabbar, leggenda della pallacanestro e punto di riferimento per la cultura afroamericana, che continua a ispirare nuove generazioni con la sua visione, il suo stile e le sue scelte di vita.
Questa capsule ha uno spirito ben preciso: unire eleganza sportiva, memoria storica e ricerca stilistica in un linguaggio accessibile, ma mai scontato. Un progetto che va dritto al cuore di chi ama il design con un significato.
Perché Kareem Abdul-Jabbar è molto più di un campione?
Il nome di Abdul-Jabbar parla di record e trofei, ma anche di parole, idee, posizioni prese nei momenti importanti. Ex giocatore dei Lakers, autore e attivista, Kareem rappresenta un’idea di grandezza che supera i confini dello sport. È proprio questa ricchezza che Wales Bonner ha scelto di interpretare con una collezione che affonda le radici negli anni settanta, periodo di rivoluzioni stilistiche e culturali.
La palette cromatica calda, i materiali morbidi, le silhouette dalle proporzioni rétro raccontano quell’epoca con rispetto e leggerezza. Ogni capo, ogni sneaker diventa un tassello di una narrazione che combina identità personale, cultura visiva e heritage sportivo.
Il risultato? Una linea unica e originale, pensata per chi riconosce il valore delle storie vere, e vuole indossarle con naturalezza.
Quali sneaker interpretano al meglio questa visione?
Due modelli adidas diventano protagonisti di questa collezione: Tournament e Japan. La prima viene proposta nella variante “Core Black/Cream White”, con una tomaia in pony hair che regala al modello una texture ricca, elegante e originale.
La seconda, la Japan, si presenta in due interpretazioni: una in suede sui toni “Cardboard/Cream White/Core Black”, l’altra in pelle con accenti “Mustard Yellow” e fondo nero e panna. Entrambe sono rifinite con grande attenzione ai dettagli, segno distintivo dello stile di Wales Bonner, che riesce sempre a coniugare estetica e cultura visiva.
All’interno di realtà selezionate come https://prm.com/it/h/adidas-x-wales-bonner, queste silhouette trovano la giusta cornice. Oggetti da collezione, ma anche compagni quotidiani di chi sceglie un modo preciso di stare al mondo.

Che ruolo ha l’abbigliamento nella capsule collection?
La collezione si sviluppa anche attraverso capi d’abbigliamento che completano l’esperienza estetica. Le tracksuit, ispirate al guardaroba sportivo vintage, sono costruite con tessuti leggeri e dettagli curati. I maglioni jacquard propongono pattern geometrici che richiamano l’arte tessile africana. Il bomber in satin, infine, diventa l’emblema dello stile NBA reinterpretato in chiave sofisticata.
Un elemento ricorrente in tutta la linea è il numero 33, omaggio diretto al numero di maglia indossato da Abdul-Jabbar che, più di un semplice riferimento sportivo, è diventato un segno grafico che attraversa la collezione come un codice stilistico.
Il linguaggio di questa capsule rispecchia quello che si ritrova anche altrove nel lavoro di Wales Bonner: una moda che parla con rispetto, che valorizza le origini, che costruisce legami. Ogni dettaglio ha un significato, ogni forma racconta una direzione precisa.
Quando sarà disponibile?
Lanciata l’11 settembre, la collezione Wales Bonner x adidas Originals FW25 ha trovato spazio nelle selezioni più attente di sportwear e moda culturale. I prodotti sono apparsi sull’app adidas CONFIRMED, sul sito della designer e tra le proposte di boutique selezionate in tutto il mondo.
La linea ha mostrato un equilibrio preciso: stile consapevole, riferimenti storici e lavorazioni curate. Ispirata alla figura di Kareem Abdul-Jabbar, ha portato sulla scena attuale un’estetica che parte dagli anni Settanta e parla a chi cerca qualcosa con più profondità.
Le sneaker in pony hair, le tute rétro, i bomber satinati, i dettagli legati all’NBA classica: ogni elemento si è legato al resto con coerenza. Il risultato è un progetto pensato per chi guarda alla moda come linguaggio personale, capace di parlare attraverso forme, tessuti e simboli.