
Punti neri, con questi rimedi la pulizia del viso dall'estetista non serve più - fashionblog.it
Scopri cosa sono i punti neri, perché si formano e quali sono i rimedi più efficaci per eliminarli e prevenirne la ricomparsa.
I punti neri sono tra le impurità cutanee più comuni e fastidiose. Si presentano spesso sul viso, in particolare nella zona T (fronte, naso e mento), ma possono comparire anche in altre aree del corpo. La loro formazione è legata all’ostruzione dei pori: sebo, cheratina e residui cellulari entrano in contatto con l’aria e si ossidano, assumendo il caratteristico colore scuro. Nonostante siano una condizione diffusa e nella maggior parte dei casi non pericolosa, i punti neri possono causare disagio estetico e, nei casi peggiori, evolvere in acne.
Perché compaiono i punti neri e quali rischi comportano
I punti neri, noti anche come comedoni aperti, derivano dall’apertura dei comedoni chiusi (o punti bianchi). Quando il materiale che li costituisce spinge verso la superficie, il contatto con l’ossigeno provoca l’ossidazione dei lipidi, generando la tipica colorazione nero-brunastra.La loro evoluzione non è prevedibile: possono restare stabili a lungo, scomparire spontaneamente o, in presenza di infezioni batteriche, diventare focolai di infiammazione e sfociare in acne. In questi casi è importante intervenire con prodotti o trattamenti specifici per ridurre il rischio di cicatrici o arrossamenti permanenti. Per affrontare il problema esistono diverse soluzioni, dai cosmetici esfolianti e purificanti ai trattamenti professionali come il peeling chimico. Alcuni rimedi naturali possono essere di supporto, ma non garantiscono risultati definitivi. È fondamentale distinguere i punti neri da altre impurità cutanee per non rischiare di aggravare la situazione con metodi casalinghi improvvisati.

Sul mercato sono disponibili numerosi cosmetici dedicati, dai cerotti alla zona T alle maschere a base di carbone vegetale o argilla. I cerotti assorbenti restano tra i prodotti più utilizzati, in grado di rimuovere sebo e impurità superficiali. Le maschere peel-off e i detergenti esfolianti possono migliorare la grana della pelle e limitare l’accumulo di sebo, ma da soli non eliminano il problema in maniera duratura. Tra i rimedi naturali più noti, l’argilla verde e il tea tree oil si distinguono per le proprietà purificanti e antibatteriche. Possono aiutare a ridurre la comparsa dei comedoni, anche se la loro efficacia varia da persona a persona. È importante, però, usare questi ingredienti con cautela: gli oli essenziali troppo concentrati possono irritare la pelle.
Nei casi più persistenti si ricorre a trattamenti estetici come la pulizia professionale del viso o il peeling chimico, che rimuovono gli strati superficiali della pelle favorendo la rigenerazione cellulare. Quest’ultimo, eseguito in ambulatorio, utilizza esfolianti chimici a diversa concentrazione ed è indicato per chi soffre anche di acne. In situazioni più gravi, il dermatologo può prescrivere farmaci topici a base di perossido di benzoile o derivati della vitamina A, capaci di regolare il ricambio cellulare e ridurre la proliferazione batterica.
Prevenzione e comportamenti da evitare
Chi è predisposto alla formazione di punti neri deve adottare accorgimenti quotidiani. Una detersione delicata ma costante, l’idratazione con prodotti non comedogenici e una regolare esfoliazione sono abitudini fondamentali per prevenire l’accumulo di sebo e impurità. È invece sconsigliato schiacciare i punti neri con le dita: questa pratica, molto diffusa, può favorire infezioni, irritazioni e cicatrici. Da evitare anche i rimedi casalinghi improvvisati, come l’uso di dentifricio o bicarbonato, che possono peggiorare l’irritazione cutanea. La prevenzione resta quindi la strategia più efficace. Abbinata a trattamenti mirati, può ridurre la comparsa dei punti neri e mantenere la pelle più sana e uniforme nel tempo.