
Ceretta e apparato circolatorio: rischi e precauzioni(www.fashionblog.it)
Non solo in estate, torna l’attenzione su una pratica di bellezza tra le più diffuse: la ceretta, metodo di depilazione usato da secoli.
Accanto al desiderio di una pelle liscia e senza peli, permangono dubbi e preoccupazioni legati agli effetti di questa tecnica sulla salute della pelle e, in particolare, sulla microcircolazione degli arti inferiori.
La domanda che spesso si pongono molti è se la ceretta faccia male ai capillari e se possa aggravare problematiche come la presenza di vene varicose o capillari rotti. Le vene superficiali, infatti, sono particolarmente delicate: le loro pareti sottili e le valvole venose svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il corretto flusso sanguigno verso il cuore, contrastando la gravità. Tuttavia, l’uso di cera calda può comportare un restringimento temporaneo delle vene e dei capillari dovuto al calore, causando espansione venosa successiva e potenziali blocchi della circolazione.
Nei soggetti con vene varicose, caratterizzate da una dilatazione patologica permanente e da un’alterazione degenerativa delle pareti venose, la ceretta a caldo può risultare particolarmente dannosa. Il calore, infatti, può aggravare il ristagno di sangue e la fragilità vascolare, mentre la rimozione meccanica della cera – che strappa rapidamente i peli – esercita una trazione intensa sulla pelle e sui tessuti sottostanti. Questo può provocare l’ingrossamento dei capillari superficiali e favorire la formazione di lividi o microtraumi, specie in presenza di una microcircolazione già compromessa.
Per queste ragioni, gli esperti sconsigliano vivamente la ceretta a caldo a chi soffre di insufficienza venosa cronica o presenta segni evidenti di varici e capillari fragili. Anche la ceretta a freddo, seppur meno calda, può comportare rischi analoghi a causa della forza con cui le strisce adesive vengono strappate dalla pelle.
Alternative non invasive per la depilazione in presenza di problematiche vascolari
In alternativa alla ceretta, la tecnologia offre oggi soluzioni più delicate e sicure per chi presenta problemi circolatori. Tra queste, la luce pulsata si conferma un trattamento efficace e indolore, in grado di agire direttamente sul bulbo pilifero senza danneggiare la pelle o il sistema vascolare. Questo metodo sfrutta impulsi luminosi che inducono la caduta spontanea del pelo, evitando il trauma meccanico e il calore eccessivo associati alla ceretta tradizionale.
È fondamentale, tuttavia, che la luce pulsata venga eseguita da personale altamente qualificato, che possa personalizzare il trattamento in base al tipo di pelle, all’età, al sesso e alle condizioni specifiche delle gambe, comprese eventuali patologie vascolari come la presenza di varici, lividi, ematomi o capillari già rotti.

Le vene varicose sono una patologia cronica diffusa, soprattutto tra le donne, e rappresentano una dilatazione irreversibile delle vene superficiali degli arti inferiori. Questo disturbo è causato da un malfunzionamento delle valvole venose, che non riescono più a impedire il reflusso del sangue verso il basso, causando ristagno e pressione eccessiva sulle pareti venose.
Tra i principali fattori di rischio vi sono la familiarità genetica, la sedentarietà, il sovrappeso, l’età avanzata, la gravidanza e alcune abitudini lavorative che prevedono lunghe ore in piedi. Le vene varicose possono manifestarsi con sintomi quali pesantezza e dolore alle gambe, crampi notturni, gonfiore e prurito localizzato, oltre a un evidente aspetto bluastro e tortuoso delle vene.
Dal punto di vista della depilazione, la presenza di vene varicose rappresenta un importante fattore di limitazione nell’uso della ceretta tradizionale, soprattutto quella a caldo. Il calore e la trazione, infatti, possono peggiorare i sintomi e aumentare il rischio di complicanze come lividi e microlesioni cutanee.
Consigli per la prevenzione e la cura della pelle durante la depilazione
Per chi desidera mantenere una pelle liscia evitando rischi per la salute vascolare, è consigliabile adottare alcune buone pratiche. Innanzitutto, è importante valutare attentamente lo stato di salute delle gambe, rivolgendosi a un medico specialista in caso di presenza di varici o capillari fragili. È altresì utile privilegiare metodi di depilazione meno traumatici, come la luce pulsata o, in alternativa, il rasoio o le creme depilatorie, sempre con attenzione alla sensibilità cutanea.
Inoltre, mantenere una buona circolazione attraverso esercizio fisico regolare, controllo del peso corporeo e una dieta equilibrata può contribuire a ridurre la fragilità capillare e il rischio di formazione di vene varicose. L’uso di calze elastiche a compressione graduata rappresenta un valido supporto terapeutico per chi soffre di insufficienza venosa.