
Indossare i calzini quando si va a dormire fa bene o male? - fashionblog
Tra chi non riesce a farne a meno e chi li trova insopportabili, dormire con i calzini può influire davvero sul sonno, sulla circolazione e persino sulla vita sessuale, secondo gli esperti.
Le notti d’inverno mettono alla prova anche i più resistenti: la stanza è fredda, il letto gelido e i piedi sembrano blocchi di ghiaccio. In questi casi indossare un paio di calzini per dormire appare come la soluzione più semplice e immediata. Eppure, non tutti sono d’accordo. Molti trovano scomodo dormire con le calze, anche quando il termometro scende sotto zero, e preferiscono sopportare il freddo pur di non sentirsi “intrappolati” sotto le coperte. Gli esperti, però, sostengono che dormire con i calzini può avere benefici concreti per il corpo, se fatto nel modo giusto. Dalla regolazione della temperatura corporea a un addormentamento più rapido, fino a effetti inaspettati sul benessere generale.
I benefici (e i rischi) di dormire con i calzini
Secondo diverse ricerche, indossare calzini durante il sonno aiuta a stabilizzare la temperatura corporea. Quando i piedi sono freddi, i vasi sanguigni si contraggono e il flusso di sangue rallenta. Coprire i piedi stimola invece la vasodilatazione, favorendo la circolazione e aiutando il cervello a capire che è “il momento di dormire”. Questo meccanismo naturale spiega perché molte persone si addormentano più velocemente quando tengono i piedi al caldo.

Tra gli altri vantaggi c’è anche il miglioramento della qualità del sonno: mantenere una temperatura costante durante la notte riduce i risvegli e favorisce un riposo più profondo. Inoltre, l’abitudine può essere utile a chi soffre di piedi freddi cronici o di disturbi come la malattia di Raynaud, che provoca formicolii, gonfiore e perdita temporanea di circolazione nelle estremità. Un dato curioso arriva da uno studio dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi: durante un esperimento, le coppie che dormivano con i calzini avevano il 30% di probabilità in più di raggiungere l’orgasmo, probabilmente per l’effetto rilassante dovuto al miglioramento della circolazione.
Tuttavia, dormire con le calze può anche comportare alcuni rischi, soprattutto se si scelgono materiali sbagliati o se sono troppo strette. I calzini sintetici o compressivi, per esempio, possono ostacolare il flusso sanguigno, generare surriscaldamento o favorire la proliferazione di batteri e funghi se non vengono cambiati spesso. Per evitare questi problemi, gli esperti consigliano di optare per calze realizzate in fibre naturali, come lana merino, cotone traspirante o cashmere leggero, da indossare solo se comode e non troppo aderenti.
Quando togliere i calzini (e perché)
Se durante la notte ci si sveglia sudati o si avverte un fastidio ai piedi, meglio togliere le calze: il corpo potrebbe avere raggiunto una temperatura troppo alta. Il surriscaldamento può infatti alterare la qualità del sonno e rendere più difficoltoso il risveglio. Gli specialisti consigliano di non usare mai calze a compressione durante la notte, a meno che non siano prescritte da un medico. Questi modelli, pur migliorando la circolazione in posizione eretta, non sono adatti al riposo: quando si è sdraiati, possono ridurre l’afflusso di sangue ai piedi e provocare fastidi o gonfiori.
Dormire con i calzini, dunque, non è né giusto né sbagliato in assoluto. Dipende dal materiale, dalle condizioni ambientali e dalla sensibilità personale. Per molti, rappresenta un piccolo gesto capace di rendere il sonno più sereno; per altri, un’abitudine fastidiosa da evitare. Quel che è certo è che i piedi caldi aiutano il corpo a rilassarsi e la mente a percepire il comfort necessario per addormentarsi. Forse, la prossima volta che il freddo ti tiene sveglio, un paio di calzini morbidi e traspiranti potrebbero essere la soluzione che non avevi ancora provato.