
La profezia di Jeff Bezos fa paura - Ig@jeffbezos-fashionblog
Alla Italian Tech Week il fondatore di Amazon svela la sua visione del futuro: tra intelligenza artificiale, rivoluzione spaziale e un’umanità pronta a vivere oltre la Terra.
C’è chi guarda all’intelligenza artificiale con paura, temendo che un giorno possa sostituire il lavoro umano, e chi invece intravede in essa l’inizio di una nuova era. Jeff Bezos appartiene senza dubbio a questa seconda categoria. Durante un intervento pubblico alla Italian Tech Week, l’ex CEO di Amazon ha delineato un futuro tanto grandioso quanto controverso: un mondo in cui milioni di persone vivranno nello spazio, mentre sulla Terra l’innovazione cambierà radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo.
Le sue parole hanno avuto l’effetto di una profezia. Da un lato promettono un progresso senza precedenti; dall’altro, fanno tremare chi teme che l’avanzata tecnologica possa spingere l’uomo sempre più lontano da se stesso. Secondo Bezos, i prossimi vent’anni segneranno una svolta decisiva: la nascita di una vera e propria “età dell’oro” per la civiltà umana, guidata dall’intelligenza artificiale, dall’energia rinnovabile e soprattutto dall’esplorazione spaziale.
Eppure, dietro l’entusiasmo del miliardario americano si nasconde anche una realtà complessa. L’automazione e l’IA stanno già rivoluzionando il lavoro, creando nuove opportunità ma anche nuove disuguaglianze. Diversi studi stimano che decine di professioni potrebbero scomparire o cambiare profondamente nei prossimi anni, mettendo in discussione la sicurezza economica di milioni di persone.
Le parole di Jeff Bezos
Durante il suo intervento, Bezos ha espresso un ottimismo quasi disarmante: “Non capisco come qualcuno possa scoraggiarsi, visto che è ancora vivo in questo momento”, ha dichiarato. Parole che suonano come un invito a cogliere le opportunità del cambiamento. Secondo lui, ogni invenzione nella storia — dall’aratro all’IA — ha contribuito a rendere la civiltà più ricca e più prospera. L’innovazione, insomma, non è mai una minaccia, ma un motore di crescita. Almeno secondo lui che ha un patrimonio di 236,6 miliardi di dollari.

La parte più sorprendente del suo discorso, però, riguarda lo spazio. Bezos è convinto che nel giro di due decenni milioni di persone vivranno fuori dalla Terra, non per necessità, ma per scelta. “Credo che nei prossimi due decenni ci saranno milioni di persone che vivranno nello spazio. Ecco quanto velocemente tutto questo accelererà. Vivranno lì soprattutto perché lo desiderano. Non abbiamo bisogno di persone per vivere nello spazio. Se dovessimo svolgere un lavoro sulla superficie della Luna o in qualsiasi altro luogo, potremmo inviare dei robot a farlo, e questo sarebbe molto più conveniente rispetto all’invio di esseri umani”, ha affermato. Questa visione, che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, trova eco anche nei progetti reali della NASA, che sta studiando la possibilità di costruire cupole di vetro lunare in cui gli esseri umani potranno vivere. Strutture autosufficienti, create con i materiali del suolo lunare, pensate per ospitare intere comunità. Una visione che non per tutti è da sogno, semmai da incubo.
