Fashion news
Miss Italia 2013, i vestiti della serata finale: promossi e bocciati
L’analisi dei look scelti per la serata della finale di Miss Italia 2013: promossi e bocciati secondo Fashionblog.
Ieri sera è stata trasmessa su LA7 la serata finale di Miss Italia 2013, accompagnata dallo stuolo di polemiche che hanno animato la messa in onda di questa edizione.
Dopo i vespaio sollevato dalla presidente della Camera Laura Boldrini, la scomparsa dai palinsesti Rai e l’emigrazione sulla rete di Urbano Cairo per permettere la sopravvivenza della manifestazione, l’attenzione si sarebbe dovuta spostare sulle ragazze in gara, alla ricerca della famigerata Miss: ma la diretta della trasmissione, stando anche al liveblogging dei colleghi di Tvblog e alle polemiche in studio e su Twitter, è stata un mezzo fiasco, con infiniti tempi morti e poche zoomate sui volti e i numeri per votare le partecipanti alla manifestazione.
Noi di Fashionblog, come è nostro costume (e scusateci i giochi di parole), ci siamo ovviamente concentrati sui look scelti dai costumisti per le ragazze in gara. Solitamente Miss Italia è la fiera di un atavico cattivo gusto in fatto di “divise”, che partono dai costumi interi degli anni Ottanta fino ai bikini troppo sgambati degli anni Duemila, e naturalmente la rivoluzione della nuova messa in onda puntava anche su quello: lo svecchiamento dei look.
Le ragazze si sono presentate sul palco indossando maglietta, gonnellina svolazzante in tulle bianco o crinolina nera e tacchi, una mise firmata dalla stilista toscana Daniela Del Cima: sulla maglia la scritta “Né nude né mute”, in aperta polemica con Laura Boldrini. Nel complesso, il nostro giudizio è positivo: se non altro un look replicabile, avendo l’accortezza di nascondere la culotte nera sotto la crinolina nera.
Il primo cambio ha visto arrivare uno dei nostri look bocciati della serata: l’abitino da cubista in tessuto anni 80 di lurex spalmato, adattato dall’ultima collezione per la primavera 2014 di Fisico Cristina Ferrari (foto Tvblog). Perché per noi è stato un no? Per la difficoltà di domare il lurex, impietoso con le forme delle ragazze più in carne; per i due spacchetti laterali, inutili e finto-naif; per il tessuto similtecnico, che strizzava anche le più magre.
Firmato sempre da Fisico Cristina Ferrari ma bocciato in pieno anche l’abitino con i due cerchi tipo anelli di Saturno in fondo, che sarebbe stato in grado di far gridare alla morte del buongusto anche una eccessiva come Lady Gaga. Nessuna delle miss in gara era in grado di portarlo in modo credibile, sembrava fatto di gelatina tremolante.
Promosso con riserva il costume nero con balza di tulle a coprire il fondoschiena, per la bella linea dello scollo.
Ci sentiamo di promuovere altresì i lunghi abiti di Daniela Del Cima per le sette finaliste, caratterizzati da una lunga gonna realizzata in colori autunnali e adornata da un fiocco sul fianco. L’importanza della gonna è stata ben gestita con un top nero in abbinamento, che spezzava l’imponenza e riportava l’attenzione sui visi delle ragazze.
Ultimo premiato, il vestito indossato dalla vincitrice Giulia Arena al momento della proclamazione e firmato sempre da Cristina Ferrari di Fisico: lunga gonna nera con spacco davanti e dietro abbinata a un top prezioso, che ci è piaciuto molto per l’allure da red carpet.
Miss Italia 2013 sul lato fashion viene rimandata a settembre (toh, la casualità!), con un paio di look discreti e una maggior parte da dimenticare.