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Eventi

Milano Moda Uomo giugno 2016: Giorgio Armani: “Le sfilate uomo e donna devono restare separate”

La settimana della Moda uomo di giugno 2016 è organizzata su quattro giorni, dal 18 al 21 giugno, e purtroppo sono previsti grandi assenti.

Dolce & Gabbana

Giorgio Armani al termine delle sue sfilate si concede sempre alla stampa, per spiegare meglio il suo lavoro ma anche per chiarire le sue posizioni. Sicuramente il tema caldo è l’unificazione dell’uomo e della donna, scelta che ha portato a un calendario della Milano Moda Uomo davvero molto scarno.

Che cosa ne pensa?

«Le modalità industriali sono diverse dalle tempistiche. Non credo in questa strategia, per cui continuo a essere a favore alle sfilate uomo e donna separate».

Una posizione chiara che lo accumuna a Angela Missoni e a Donatella Versace, tutte convinte che uomo e donna abbiano identità distinte. Ed è proprio qui che svela il senso della collezione Emporio Armani, che ha come leit motiv l’impronta digitale:

«è farsi riconoscere attraverso la non stravaganza».

Angela Missoni: “Ha senso unire le pre-collezioni”

17 giugno 2016

See now, buy now e unire le collezioni in passerella. Sono questi i temi caldi dalla moda, sui ovviamente gli stilisti si stanno dividendo. Se per Donatella Versace mettere subito i capi in vendita è un’operazione di marketing intelligente, unire l’uomo e la donna non senso. Angela Missoni, intervistata ieri da PambiancoNews, a pochi giorni dalla sfilata uomo (in calendario domenica) si è espressa così sulla possibilità di unificare le collezioni:

“Sono anni che penso che le pre-collezioni dovrebbero sfilare con l’uomo. Presentiamo in passerella le proposte maschili a gennaio, che senso ha presentare la pre-collezione femminile a dicembre? Per noi significherebbe unificare determinati tempi, sia per incorporare energie sia per il piacere di mescolare i generi, senza proporre indumenti unisex”.

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E anche sulla formula ‘see now-buy now’ adottata da alcuni brand ha le idee chiare:

“Penso non abbia niente a che vedere con le aziende del lusso, può coinvolgere quelle che hanno grandissimo merchandising, aziende in grado di mettere in casa prodotti spesso uguali. Non è matematicamente possibile produrre e, allo stesso tempo, fare ricerca e avere il tempo di sfilare”.

Foto | Missoni su Facebook

Donatella Versace contraria a unificare le sfilate uomo e donna

16 giugno 2016

Il mondo della moda sta cambiando ed è giusto che sia così. Ne è convinta anche Donatella Versace, che da sempre è una donna moderna in grado di precorrere i tempi. Quello che non sopporta è il caos che regna nel calendario delle sfilate.

I designer – a detta della Versace – cercando di semplificare le loro attività, per esempio combinando le sfilate maschili e quelle femminili. Operazione cui è contraria. Uomo e donna hanno identità diverse e devono restare separate. La stilista ha deciso di cambiare lo stile del brand, rendendolo un po’ meno barocco, ma non ha intenzione di unificare le collezioni.

La Versace si vanta di aver lanciato una nuova tendenza business con see now, buy now, formula applicata per prima. I consumatori vogliono l’immediatezza, vogliono toccare subito con mano i prodotti e Donatella ci crede, soprattutto per i clienti più giovani, estremamente legati al mercato online.

Stella Jean cancella la sfilata

30 maggio 2016

Un’altra firma che rinuncia a sfilare. Questa Milano Moda Uomo sta diventando la settimana della moda uomo più scarna nella storia della moda italiana. A rinunciare alla passerella è Stella Jean.

La sua sfilata era fissa per il 19 giugno e sebbene fino a stamattina fosse ancora presente nel calendario scaricabile dal sito della Camera della moda (aggiornato al 10 maggio), la stilista italo-haitiana ha in realtà deciso di non presentare più la sua collezione primavera/estate 2017.

Come mai? Al momento non abbiamo una risposta ufficiale. Si crede che probabilmente questo sia il primo passo del brand verso l’unificazione delle collezioni donna e uomo. Potrebbe essere – ma è solo una considerazione – che Stella Jeans stia pensando di aggiungere alcuni look maschili alla sfilata donna di settembre 2016, come avverrà durante le sfilate di Antonio Marras e Bottega Veneta.

Attendiamo ora qualche news positive, perché ci sta venendo il dubbio che questa Milano Moda Uomo forse non abbia più senso.

Via | Pambianco

Confermata l’assenza di Ermanno Scervino

27 maggio 2016

È arrivata la conferma ufficiale. Ermanno Scervino ha deciso di non dar sfilare il suo uomo alla Milano Moda Uomo, che si terrà tra qualche settimana, per preferire una presentazione più sobria e meno impegnativa, per mostrare la sua collezione primavera-estate 2017. L’appuntamento in calendario è già programmato per il 19 giugno.

L’obiettivo è quello di far vedere i capi più da vicino, permettendo a tutti di apprezzarne anche i più piccoli dettagli. Un format nuovo che dovrebbe risultare vincente per le vendite. Si allunga quindi la lista dei grandi assenti alla Milano Moda Uomo.

Tra i grandi nomi, troviamo Roberto Cavalli, Ermenegildo Zegna, Corneliani, Calvin Kelin, Bottega Veneta (annunciato il 3 maggio), Lucio Vanotti, Antonio Marras, N°21, Costume National (conseguente all’acquisizione del fondo Sequedge, probabilmente si tratta semplicemente di una stagione di stop non solo per l’uomo ma anche per la donna) e Brioni. È un bilancio davvero amaro. Siamo a 11 show cancellati.

Giorgio Armani ospita il designer cinese Miao Ran

19 maggio 2016

Giorgio Armani apre le porte dell’Armani Teatro al giovane stilista cinese Miao Ran, per l’edizione di giugno della Milano Moda Uomo. Il designer, dopo aver completato la sua formazione a Milano, ha fondato la sua label nel 2015. Armani ha così dichiarato:

“Scoprire nuovi talenti in ambito nternazionale è un’operazione sempre molto interessante e stimolante, perché mi permette di confrontarmi con idee stilistiche e creatività diverse tra di loro. Auguro a Miaoran, lo stilista scelto per questa edizione, una carriera ricca di soddisfazioni”.

Miao Ran è nato a Shanxi nel 1987. Ha studiato Product Design e Modellistica Donna, in Cina, mentre nel 2008 è arrivato in Italia per seguire un corso triennale in Fashion Design al Politecnico di Milano, con un master alla NABA, dove oggi insegna. Si è fatto le ossa da Missoni, è stato tra i finalisti di “Who is on Next?” nel 2015 e ha sfilato a gennaio all’AltaRoma.

“Ringrazio Giorgio Armani per il sostegno e l’opportunità che mi ha dato di sfilare all’Armani/Teatro. È un grandissimo onore per un giovane designer che viene da lontano e che ha scelto Milano per vivere e lavorare”.

Moto Guo, Jun Li e Sunnei, le tre new entry al debutto

12 maggio 2016

La settimana della moda uomo è un po’ in crisi, per fortuna sono in arrivo anche nuovi niomi. Sono ben tre le new entry: il malese Moto Guo, il cinese Jun Li e gli italiani Sunnei sfileranno per il loro debutto in passerella, dal 18 al 21 giugno. Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha così commentato:

Il fashion system sta attraversando un momento di profondi cambiamenti, una grande energia positiva e voglia di sperimentare spingono i brand a ricercare strade innovative per raccontare con nuove modalità la propria identità e visione.

Inoltre, tra le presentazioni e i nuovi eventi, sono da segnalare The Men’s Hub, temporary showroom dedicato a designer internazionali, nato dalla collaborazione fra la Camera e Vogue Talents, e Crafting the future of fashion, il primo summit internazionale di Cnmi, focalizzato sui temi al centro del dibattito internazionale: calendari, sostenibilità, giovani e digital. Ma quante sono le sfilate in calendario? Si contano, comprese le new entri, 36 defilé. Consideriamo che manca ancora più di un mese e potrebbero esserci dei colpi di scena.

Corneliani tra i grandi assenti

10 maggio 2016

Un altro stilista abbandona la Milano Moda Uomo di giugno 2016. Si tratta di Corneliani, che ha deciso di prendersi una pausa dal calendario delle sfilate milanesi. Maurizio Corneliani, Finance, Legal and Strategic Marketing Director ha scritto personalmente in una nota:

“Il 2016 è per il sistema moda un anno di interrogativi che impongono riflessioni sulla possibilità di modificare l’organizzazione tradizionale della Fashion Week. Si tratta di un cambiamento importante, un ripensamento di un meccanismo oggi non più adatto a sostenere le nuove logiche di mercato. Abbiamo quindi deciso di prenderci una pausa dal calendario delle sfilate milanesi necessaria per affrontare le trasformazioni in atto”.

Ovviamente i meccanismi dietro le sfilate sono numerosi. Pensiamo ad Antonio Marras che ha deciso di sfilare a settembre con la donna, a Gucci che ha scelto di unificare le collezione. La verità è che la Milano Moda Uomo sta diventando un appuntamento di secondo piano, probabilmente perché il mercato è cambiato.

Calendario povero e molti grandi brand assenti

5 maggio 2016

C’erano tantissimi dubbi sull’edizione di giugno 2016 di Milano Moda Uomo. Quest’anno la fashion week maschile non salterà. È prevista dal 18 al 21 giugno: soli 4 giorni e purtroppo il calendario è davvero molto scarno. Gli assenti certi sono ormai otto: Ermenegildo Zegna, Calvin Klein, Bottega Veneta, Costume National, N°21, Brioni,Lucio Vanotti e Corneliani.

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Purtroppo ci sono delle perplessità anche sulla partecipazione di Christian Pellizzari e Ermanno Scervino. È sicura invece la partecipazione di Boglioli, new entry del 2016. Complessivamente la situazione non è delle migliori. In calendario dovrebbero esserci circa 30 sfilate, ciò vuol dire un 25% in meno rispetto all’edizione precedente.

Come mai? Le cause possono essere numerose. Prima di tutto questa stagione ha sofferto il cambio di numerosi direttori creativi e le maison potrebbero non essere pronte a far sfilare la collezione. In molti hanno scelto Pitti Uomo come vetrina e poi c’è chi ha deciso di unificare l’uomo e la donna. Questo nuovo trend sarà complessivamente pagato dalla moda uomo.

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