
Non ha sorpreso e non ha stupito. La collezione di Jil Sander, che ha sfilato ieri pomeriggio alla Milano Moda Donna primavera estate 2014, è apparsa molto simile a uno specchio. La designer ha quindi utilizzato i modelli della prossima stagione per raffigurare se stessa, la griffe e la storia del suo lavoro. Non ci sono stati colpi di testa o trovate innovative, quanto un bilancio. È come se avesse riavvolto il nastro ripercorrendo gli anni.
Sicuramente un pizzico di delusione c’è. Non tanto per gli abiti in sé, ma perché Jil Sander è tornata da poco più di un anno a guidare la maison che ha fondato e quindi si aspettava che l’estro creativo non si esaurisse subito. I più fiduciosi non hanno ovviamente guardato a questa collezione come un punto di arrivo, ma come una nuova rinascita. È da qui che partirà per dare nuova linfa al brand.
Quello che abbiamo potuto ammirare è il suo raffinato gusto minimal, che comunque la si pensi è sempre meraviglioso, gli abiti con taglio maschile, che per l’estate 2014 lanceranno una necessità di unisex che piacerà moltissimo a chi ha voglia di superare gli stereotipi di genere, e l’introduzione di qualche fantasia. Il black&white in versione Sander sa di nuovo e di raffinato.