
Sinuoso, annoiato oppure assorto in chissà quali imperscrutabili pensieri, Calin Sitar recita a meraviglia la sua parte di giovane e distaccato bohemien. Un ruolo richiesto del resto piuttosto perentoriamente da questa ultima collezione che Antony Morato ha creato per l’autunno inverno 2013 2014.
Silhouette leggere, fuggitive, dal ricco e ribelle drappeggio che diventano il fulcro di un intero guardaroba. Un guardaroba declinato in squisiti grigi invernali, in sinfonie di colori apparentemente fuligginosi, in suggestioni che rimandano ai celebri, amatissimi poète maudit del passato su cui tanto si è romanzato.
Immagini romantiche e tenebrose che aprono cerchi, suscitano interrogazioni e rivelano subito la mano abile e l’occhio sapiente di un fotografo come Eugenio D’Orio impegnato qui ad imprigionare dettagli, linee, movimenti di un cardigan, di una sciarpa intrecciata o di un impalpabile drappeggio. Una semplicità complicata, scusate l’ossimoro, che sa essere di volta in volta suadente, sofisticata, pur rimanendo (sempre e comunque) negli ambiti di uno stile apertamente, morbidamente bohemien.
L’uomo bohemien di Antony Morato per l’inverno 2014
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