
LONDON, ENGLAND - FEBRUARY 23: Models walk the runway at the Erdem show during London Fashion Week Fall/Winter 2015/16 at Old Selfridges Hotel on February 23, 2015 in London, England. (Photo by Stuart C. Wilson/Getty Images)
La London Fashion Week entra nel vivo con la nuova sfilata di Erdem per l’autunno inverno 2015-2016, questa collezione è molto affascinante, dark ma colorata, elegante ma un po’ decadente, mise davvero speciali, femminili ed elegantissime. Erdem è un marchio che mi è sempre piaciuto molto, ha uno stile particolare e ricercato in cui fa sempre un largo uso dei colori e dei tessuti lavorati e, molto spesso, nelle collezioni c’è un richiamo al mondo della’arte che non può che essere un valore aggiunto.
Erdem ci propone una collezione incentrata su un’atmosfera misteriosa in cui i broccati sono talmente luminosi che brillano come pietre preziose, molto belli i capi in verde metallico e in rosa che sono ispirati ai tessuti usati per l’arredamento deluxe. Bellissimi gli abiti lunghi e corti, le jumpsuit e i capi in pizzo lavorato e ancora i colori vivaci ma immersi in un’atmosfera scura e luminosa. I capi presentano delle piccole incongruenze che ci trasmettono una sensazione di maestosità sbiadita, come i tessuti e gli orli sfilacciati che ci consegnano un lusso quasi decadente, ma ancora più affascinante perché più vicino alla realtà, se non nella forma sicuramente nelle intenzioni.
Ci piace
La sfilata di Erdem per l’autunno inverno 2015-2016 è affascinante e molto femminile, il romanticismo ricorda un po’ un ritorno a casa dopo una serata folle, con i capelli sfatti e il trucco sbavato. Molto belli sia gli abiti in stile tappezzeria che quelli con le stampe geometriche ma anche i modelli in pizzo trasparente dai toni vibranti, come il vestito viola in pizzo con una trama con le rose e quelli con le stampe floreali con una struttura quasi tridimensionale.
Non ci piace
Funzionano un po’ meno i capi in shearling e quelli in pelliccia animalier con bordini pelosi, capi decisamente kitsch di cui facciamo volentieri a meno.