
PARIS, FRANCE - JANUARY 17: A model walks the runway during the Louis Vuitton Menswear Fall/Winter 2019-2020 show as part of Paris Fashion Week on January 17, 2019 in Paris, France. (Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)
Fashion week, addio! Sembra essere questa la triste realtà delle settimane della moda, che hanno calendari sempre più scarni e più difficili da riempire. Come mai? I grandi brand da qualche anno organizzano delle sfilate evento, degli show itineranti che puntano all’unicità non solo nel contenuto ma anche nella presentazione.
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Quest’estate, per esempio, si potrà partecipare alla sfilata di Fendi (4 luglio) dedicata a Karl Lagerfeld. A giugno, nelle stessa data, Prada sarà a Shanghai e Saint Laurent a Los Angeles, Dior invece proprio ieri è presentato la collezione cruise 2020 a Marrakech, Salvatore Ferragamo e Givenchy saranno alla prossima edizione di Pitti Uomo (11-14 giugno). E poi ci sarà Armani a Tokyo, Alberta Ferretti allestirà il suo show resort a Monte Carlo, Max Mara a Berlino, Louis Vuitton a New York, Chanel a Parigi, ecc. Come mai? Una risposta ha provato a darla Wwd:
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“Questi show hanno assolutamente senso per le griffe, sono un veicolo per promuovere se stessi in modo spettacolare. Anche perché, oggi, le pre-collezioni possono rappresentare fino all’80% del fatturato annuale, dato che restano in negozio più a lungo delle proposte autunno/inverno e primavera/estate”.