
US designer Tom Ford attends the Hammer Museum Gala in the Garden 2018 in Los Angeles, California, on October 14, 2018. - The sixteenth annual Gala in the Garden honors Margaret Atwood and Glenn Ligon. (Photo by LISA O'CONNOR / AFP) (Photo credit should read LISA O'CONNOR/AFP/Getty Images)
Momenti difficili per Tom Ford, criticato per l’organizzazione della New York fashion week. A fare le pulci allo stilista è Gary Wassner, advisory member del Council of Fashion Designers of America, attraverso un lungo e molto duro articolo per Wwd. Quali sono i punti salienti? Prima di tutto la NYFW è stata accorpata in 5 giorni (contro gli almeno 7 giorni delle passate edizioni) al fine di ottimizzare la presenza della stampa e dei buyer internazionali: si svolgerà dunque dal 6 all’11 settembre.
È una linea già messo in atto anche in altre grandi città, ma Wassner non apprezza, perché non c’è più spazio per gli esordienti:
“La decisione non si rivolge ai problemi degli stilisti americani, ma a quelli di un piccolo gruppo di marchi già ampiamente consolidati, ai tradizionali media di settore, a buyer di retail globali che in ogni caso non hanno più il monopolio sul destino di questi marchi”.
Ricordiamo che il manager ha più ruoli: la sua azienda finanzia più di 400 marchi ed è investor del programma Project Runway.
“Per la mia esperienza, credo che un’impresa di successo debba iniziare stilando un programma ben ragionato che consideri la razionalità, la correttezza, la praticabilità e l’efficacia di un piano. La moda americana è la moda per la gente, le sue radici risiedono nella praticità, nella creatività, in uno spirito commerciale e imprenditoriale. Qualsiasi business plan dovrebbe sforzarsi di preservare e promuovere questi scopi e valori. Mi stupisce quindi che la scelta di concentrarsi su ‘majors’ brand possa realizzare lo scopo di supportare tutti i designer americani”.
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Bisogna ammettere che la posizione di Wassner ha una logica, ma quando si fanno grandi cambiamenti è normale raccoglie anche molte critiche. Tom Ford sta cercando di rendere il carrozzone della fashion week più snello e più moderno. Lo sta facendo nel modo giusto? Dobbiamo aspettare la presentazione delle collezioni primavera-estate 2020 per saperlo.
Via | WWD