
La polemica divampa e le penne (anche quelle virtuali) si infiammano. Dopo l’esposizione di manichini plus-size da parte della Nike nel suo store di Londra, si è scatenato (più o meno) l’inferno.
Da una parte una celebre giornalista del Telegraph che, dalle pagine del quotidiano britannico, si è scagliata contro questo exploit. Exploit che secondo lei invita a deporre piuttosto irresponsabilmente le armi contro l’obesità ed i gravi pericoli di salute che essa implica e comporta. Dall’altra la notissima Estée Laundry (il corrispettivo nel campo della bellezza, lo ricordiamo en passant, di Diet Prada) che, insieme a tante altre donne su Instagram, prendono tutt’altra posizione, sottolineando come non sempre magrezza sia sinonimo di buona salute.
In breve, dai social non solo una levata di scudi a favore della Nike e della sua politica di inclusione e accettazione delle diversità, ma anche molta indignazione per l’articolo della giornalista, giudicato non solo fuori luogo, ma anche in odore di razzismo nei confronti di tutte le persone oversize.