
Dentifricio, occhio a questi al supermercato - greenstyle.it
Aggiornate le soglie di esposizione tollerabili al fluoruro: riflettori accesi su dentifrici e acqua potabile, attenzione particolare per i bambini sotto gli 8 anni
Il fluoruro, minerale naturalmente presente nel suolo, nell’acqua e in alcuni alimenti, è da tempo considerato un alleato nella prevenzione della carie dentale. Ma l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha aggiornato i valori di assunzione tollerabili, segnalando nuove soglie di sicurezza che riguardano in particolare i bambini piccoli, le donne in gravidanza e le persone esposte a elevate concentrazioni.
Secondo il nuovo parere scientifico pubblicato nel luglio 2025, il fluoruro non rappresenta un rischio per la salute pubblica nella maggior parte dei Paesi europei. In Europa, infatti, la fluorizzazione dell’acqua potabile è poco diffusa e i livelli di fluoruro rilevati restano generalmente ben al di sotto del limite di legge di 1,5 mg/l. Eppure, per alcuni gruppi vulnerabili, esistono margini di attenzione.
Bambini sotto gli 8 anni più a rischio di fluorosi
Il punto più critico riguarda i bambini tra 0 e 8 anni, particolarmente esposti al rischio di fluorosi dentale. Si tratta di una alterazione dello smalto che comporta scolorimento o macchie bianche permanenti sui denti, specialmente sui molari in formazione. Questo rischio aumenta se il dentifricio contenente fluoruro viene ingerito invece che sputato.
Secondo la valutazione EFSA, la fluorosi resta l’effetto più sensibile e pertanto rappresenta il parametro guida per stabilire i nuovi limiti massimi giornalieri di esposizione.

I nuovi livelli tollerabili stabiliti sono: 1 mg/giorno per lattanti da 0 a 12 mesi; 1,6 mg/giorno per bambini da 1 a 3 anni; 2 mg/giorno per la fascia 4-8 anni. Rispetto alle soglie definite nel 2005, questi valori risultano più restrittivi e sono stati adottati per ridurre i rischi cumulativi provenienti da fonti diverse: dentifrici, acqua, cibi solidi e liquidi. A incidere di più è l’utilizzo scorretto di prodotti per l’igiene orale: il 90% dei dentifrici sul mercato contiene fluoruro, ma se usati superficialmente e non ingeriti, non rappresentano un pericolo.
Nuovi valori guida per adulti e donne in gravidanza
Per la popolazione adulta e le donne in gravidanza, EFSA ha stabilito un nuovo livello di assunzione sicura pari a 3,3 mg al giorno, dimezzando la precedente soglia di 7 mg fissata nel 2005.
Il taglio è legato a studi recenti che segnalano un possibile collegamento tra alte dosi di fluoro e interferenze nello sviluppo del sistema nervoso centrale del feto. Anche se le prove disponibili sono insufficienti a stabilire una soglia netta, i dati raccolti hanno spinto gli esperti a raccomandare un valore più prudente.
Il vicepresidente del comitato scientifico EFSA, Thorhallur Halldorsson, ha spiegato che la nuova soglia tiene conto di una possibile esposizione cumulativa anche da fonti non alimentari e che non sono previsti effetti avversi sotto questo livello.
La valutazione ha preso in esame anche possibili effetti su ossa e tiroide, per i quali le evidenze sono ancora considerate incoerenti.
Al momento, la Commissione Europea valuterà se intervenire sulla direttiva quadro sulle acque per adeguare i limiti legali del fluoruro nell’acqua potabile, oggi fissati a 1,5 mg/l, in modo da proteggere i cittadini più esposti.