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La questione si inserisce in un quadro più ampio di controllo del commercio digitale globale, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei consumatori.
Nuova allerta sicurezza per i consumatori europei: Shein e Temu, due piattaforme di e-commerce di origine cinese, finiscono sotto la lente delle autorità per la presenza di prodotti potenzialmente pericolosi e non conformi alle normative dell’Unione Europea.
La denuncia arriva direttamente dal commissario europeo alla giustizia, Michael McGrath, che ha espresso forte preoccupazione per la diffusione di articoli tossici e non sicuri venduti su questi marketplace digitali.
Prodotti a rischio e indagini in corso
Le segnalazioni riguardano una molteplicità di prodotti, alcuni dei quali destinati a un pubblico particolarmente vulnerabile come i neonati e i bambini. Tra i casi più allarmanti, McGrath ha citato ciucci per neonati con perline staccabili, un rischio concreto di soffocamento, privi inoltre dei fori di sicurezza obbligatori per garantire la respirazione in caso di ingestione.
Sotto accusa anche impermeabili per bambini contenenti sostanze chimiche tossiche e occhiali da sole senza filtro UV che espongono gli occhi a danni potenzialmente irreversibili. Non mancano poi pantaloncini con lacci eccessivamente lunghi, con rischio di inciampo, e cosmetici contenenti il butylphenyl methylpropional (Lilial), sostanza vietata nell’UE dal 2022 per i suoi effetti negativi sulla fertilità e sullo sviluppo fetale.
Questi elementi emergono da un’inchiesta condotta da acquirenti segreti in diversi Paesi europei, che ha messo in luce una diffusa violazione delle normative comunitarie sulla sicurezza dei prodotti.
Il ruolo del sistema Safety Gate e la concorrenza sleale
Il sistema europeo Safety Gate, strumento attraverso il quale le autorità nazionali segnalano prontamente prodotti non alimentari pericolosi, ha registrato nel 2024 un record di 4.137 allerte, con oltre un terzo delle notifiche riguardanti cosmetici. Questo dato conferma la dimensione e la gravità delle criticità legate alla sicurezza dei beni immessi sul mercato.

McGrath ha inoltre denunciato gli effetti negativi che piattaforme come Shein e Temu stanno avendo sulle imprese europee, messe in difficoltà dalla concorrenza sleale. Mentre le aziende del Vecchio Continente sostengono costi elevati per rispettare rigorose normative di sicurezza e qualità, molti venditori extra UE riescono a eluderle, proponendo prodotti a prezzi più bassi e mettendo a rischio non solo la salute dei consumatori, ma anche l’equità del mercato.
Il commissario ha sottolineato che non è accettabile chiedere alle imprese europee di competere con operatori che non rispettano le stesse regole, evidenziando come questa situazione possa minare la sostenibilità del tessuto produttivo continentale.
Prossimi passi e dialogo con la Cina
In vista del vertice UE-Cina tenutosi a Pechino il 25 luglio 2025, McGrath non ha escluso che il tema della sicurezza dei prodotti importati da piattaforme cinesi sarà oggetto di discussione. Sono inoltre previsti colloqui diretti con le autorità cinesi entro la fine dell’anno per affrontare questa emergenza e rafforzare i controlli sulle importazioni.
Nel frattempo, i consumatori sono invitati a prestare massima attenzione nell’acquisto di prodotti da questi siti, verificando la conformità alle norme di sicurezza europee e segnalando eventuali anomalie attraverso i canali ufficiali.