
9 segnali che il tuo corpo ti manda quando sei disidratato - Fashionblog.it
Come capire quando il tuo corpo ha bisogno di acqua? Questi 9 segnali ti indicano quando non stai bevendo abbastanza.
Nel pieno dell’estate, con temperature che superano frequentemente i 35 gradi, il rischio di disidratazione diventa concreto e spesso sottovalutato.
Il nostro corpo, infatti, ci invia una serie di segnali precisi quando non si assume la quantità adeguata di acqua, ma spesso li ignoriamo o li confondiamo con sintomi di stanchezza o stress. In un contesto di caldo intenso e attività quotidiane, riconoscere tempestivamente questi campanelli d’allarme può prevenire complicazioni anche gravi come il colpo di calore.
Il caldo e l’aumento del rischio disidratazione: come funziona il meccanismo
Il biologo nutrizionista Febo Quercia spiega che il corpo umano ha un sistema di termoregolazione basato sulla sudorazione, un meccanismo antico e fondamentale. “Per evitare il surriscaldamento interno, il corpo espelle acqua attraverso il sudore. L’evaporazione di questa acqua porta via il calore in eccesso, mantenendo stabile la temperatura corporea. Il problema è che ogni goccia di sudore rappresenta una perdita non solo di liquidi, ma anche di sali minerali essenziali per la pressione arteriosa, la funzione muscolare e nervosa”.
Il rischio aumenta perché spesso non ci accorgiamo di questa perdita: “Basta camminare sotto il sole, respirare aria calda e secca, o salire su un mezzo pubblico senza aria condizionata per iniziare a perdere acqua senza percepirlo. La sete, che molti considerano un segnale affidabile, in realtà arriva in ritardo, quando il corpo è già in riserva. Questo ritardo può portare a disidratazioni più o meno gravi, aggravate dall’aumento della frequenza respiratoria e dalla perdita continua di sali minerali”.
Il corpo invia diversi segnali quando non si beve abbastanza acqua. Febo Quercia sottolinea che la sete è il primo ma anche l’ultimo campanello d’allarme: “Arriva quando ormai il corpo ha già iniziato a risparmiare acqua per le funzioni vitali, tralasciando quelle secondarie”. Ecco i principali segnali da non sottovalutare:
- Bocca secca e labbra screpolate: dovute alla ridotta produzione di saliva, favoriscono anche l’alito cattivo.
- Urine scure e scarso volume urinario: indicano che i reni stanno concentrando le urine per conservare acqua.
- Mal di testa improvviso e inspiegabile: causato dalla riduzione del volume sanguigno che irrora il cervello.
- Stanchezza senza motivo apparente: il corpo rallenta la circolazione e l’apporto di ossigeno a muscoli e cervello.
- Vertigini improvvise: legate alla caduta della pressione sanguigna dovuta al minor volume ematico.
- Pelle poco elastica e lenta a riprendere la forma dopo una lieve pressione: segno di disidratazione dei tessuti.
- Intestino pigro: la mancanza di acqua rallenta il transito intestinale, causando stitichezza.
Questi sintomi, anche se lievi, sono indici chiari di uno squilibrio nel bilancio idrico che va subito corretto. Il bilancio idrico è l’equilibrio tra i liquidi assunti e quelli persi durante la giornata. Non si tratta solo di acqua bevuta, ma anche di liquidi contenuti negli alimenti come frutta e verdura. “Finché questo bilancio è equilibrato, tutto funziona correttamente: pressione arteriosa stabile, reni efficienti, cellule nutrite e pelle tonica. Quando si perde più di quanto si assume, il corpo entra in modalità di emergenza trattenendo acqua e rallentando funzioni non vitali, ma questo non può durare a lungo”.

Per un adulto sano, in condizioni normali, la raccomandazione è di assumere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, equivalenti a circa otto-dieci bicchieri da 200-250 ml. Tuttavia, questa quantità deve aumentare in caso di esposizione al sole, attività fisica intensa o alimentazione ricca di cibi salati. Quercia suggerisce di distribuire l’assunzione di acqua durante tutta la giornata, evitando di bere grandi quantità tutte in una volta, perché il corpo assimila meglio piccoli sorsi frequenti. Inoltre, consiglia di avere sempre una bottiglia d’acqua a portata di mano per facilitare l’idratazione continua.
Per rendere più piacevole e sostenibile l’assunzione di acqua, si possono aggiungere aromi naturali come fettine di limone, foglie di menta, cetriolo o rametti di rosmarino. La frutta e la verdura di stagione, come anguria, melone, pesche e cetrioli, aiutano a integrare liquidi senza sforzo. È importante evitare di confondere l’idratazione con il consumo di alcolici o bibite gassate: “L’alcol ha un effetto diuretico che fa perdere più liquidi di quelli assunti, mentre le bevande zuccherate non contribuiscono all’idratazione e possono peggiorare la situazione”.
Per chi suda molto, come sportivi o lavoratori all’aperto, è consigliabile assumere acque leggermente mineralizzate o integratori di sali minerali per compensare la perdita di sodio e potassio. Bere bene e con regolarità non è solo una questione di benessere immediato ma anche di prevenzione a lungo termine. La disidratazione abituale può infatti compromettere la funzione renale, favorire la formazione di calcoli e accelerare l’invecchiamento della pelle. Ascoltare il corpo e rispondere ai suoi segnali è una strategia semplice ed efficace per affrontare il caldo senza rischi inutili. Ogni bicchiere d’acqua in più rappresenta un investimento prezioso per la salute e l’energia quotidiana.