
Gestire autonomamente il proprio denaro e puntare su nuove opportunità(www.fashionblog.it)
Le donne che desiderano migliorare la propria situazione finanziaria in proprio possono trovare preziosi consigli da esperti di finanza.
Dalla gestione autonoma dei propri soldi alla valorizzazione delle proprie competenze, passando per strategie di risparmio e investimento, ecco alcune indicazioni concrete per aumentare il proprio potere economico e mettere a frutto opportunità spesso trascurate.
La gestione autonoma delle finanze è un elemento cruciale per ogni donna in ogni fase della vita. Kathleen Grace, consulente finanziaria e autrice di Prince Not So Charming, sottolinea come spesso le donne tendano a delegare la gestione del denaro ai partner maschili, rischiando di trovarsi impreparate in situazioni di separazione o vedovanza. Per questo motivo, mantenere il controllo attivo sulle proprie risorse è fondamentale.
Inoltre, è importante concentrarsi sull’aumento delle entrate personali. Barbara Stanny, autrice di Overcoming Underearning, evidenzia come molte donne guadagnino meno di quanto potrebbero, spesso per timore o per sottovalutazione delle proprie capacità. La sua raccomandazione è di accettare nuove sfide, anche se inizialmente intimidatorie, come opportunità di lavoro più remunerative o incarichi pubblici, per incrementare il proprio reddito.
Trasparenza nelle relazioni e previdenza a lungo termine
Un altro aspetto spesso trascurato riguarda la gestione condivisa del denaro nelle relazioni sentimentali. Manisha Thakor, coautrice di On My Own Two Feet, consiglia di non nascondere mai problemi finanziari come debiti o spese eccessive al partner, ma di affrontare apertamente il tema del denaro fin dall’inizio della relazione. La trasparenza è la base per evitare conflitti e fraintendimenti futuri.
La pianificazione della pensione deve iniziare da giovani e con costanza. Thakor suggerisce di destinare almeno il 10% del proprio reddito al risparmio previdenziale a partire dai 20 anni. Un investimento regolare a questo ritmo può generare un capitale di oltre 2 milioni di euro al momento del pensionamento, ipotizzando un rendimento annuo del 10% e reinvestimento degli utili.

Il peso dei debiti, in particolare quelli legati agli studi universitari, rappresenta una sfida per molte donne. Thakor invita a considerare soluzioni come la sospensione temporanea dei pagamenti (deferment), la tolleranza del debito (forbearance) e piani di rimborso basati sul reddito, per alleggerire il carico finanziario.
Per costruire una sicurezza economica solida, il Women’s Institute for a Secure Retirement raccomanda di sviluppare almeno tre fonti di reddito: risparmio individuale, prestazioni di sicurezza sociale e un piano pensionistico integrativo come un fondo 401(k) o equivalente. Le interruzioni lavorative dovute a cura di familiari influiscono negativamente sul montante accumulato, rendendo quindi ancora più importante una strategia di accumulo diversificata.
Un’ulteriore raccomandazione riguarda la stima prudente delle necessità finanziarie future. Poiché l’aspettativa di vita delle donne è superiore alla media e l’inflazione erode il potere d’acquisto, è consigliabile prevedere un capitale che permetta di sostituire integralmente il reddito percepito durante gli anni lavorativi, per mantenere un tenore di vita adeguato anche in pensione.
Fonti alternative di finanziamento e valorizzazione delle competenze
Per chi desidera avviare un’impresa, le piattaforme di crowdfunding rappresentano una risorsa preziosa per reperire capitali iniziali senza ricorrere a finanziamenti tradizionali. Karin Abarbanel, coautrice di Birthing the Elephant, consiglia di utilizzare siti come Kickstarter, Indiegogo, MoolaHoop o Plum Alley per moltiplicare le possibilità di successo riducendo i costi iniziali.
Un’altra strategia efficace è lo scambio di servizi tra imprenditrici. Offrire competenze in cambio di supporto professionale, come nel caso di Lisa Druxman, fondatrice di Stroller Strides, che ha scambiato sessioni di allenamento con assistenza legale, è un modo intelligente per contenere le spese di startup.
Per quanto riguarda la promozione del proprio business, Abarbanel sottolinea che molte donne incontrano difficoltà nel marketing. Una comunicazione efficace si basa sulla condivisione autentica piuttosto che sulla semplice vendita, privilegiando canali a basso costo come i social media e gli eventi comunitari rispetto alla pubblicità tradizionale.
Infine, un tema cruciale è la valorizzazione del proprio lavoro. Le donne tendono a sottovalutare il proprio valore e a fissare prezzi più bassi rispetto ai colleghi maschi. La consulente suggerisce di affidarsi a mentori, associazioni di categoria e risorse come la Small Business Administration per acquisire strumenti di negoziazione efficaci, utili sia per imprenditrici sia per chi lavora dipendente e desidera ottenere aumenti salariali adeguati.