
Cosa sono e come si formano i punti neri(www.fashionblog.it)
Tra i più diffusi inestetismi della pelle, i punti neri, rappresentano una problematica soprattutto tra gli adolescenti.
La loro insorgenza è legata a molteplici fattori che interessano il funzionamento delle ghiandole sebacee e la salute dei follicoli piliferi. È fondamentale comprendere cosa peggiora l’insorgere di questi inestetismi per poter intervenire efficacemente nella prevenzione e nel trattamento.
I punti neri sono il risultato dell’apertura dei comedoni chiusi (punti bianchi), che si formano a causa di un accumulo di sebo, cheratina, batteri e cellule morte all’interno dei follicoli piliferi. Quando il tappo di materiale si ossida a contatto con l’aria, il contenuto assume la caratteristica colorazione scura che contraddistingue i punti neri. Questi si presentano preferibilmente nelle aree dove le ghiandole sebacee sono più attive, come il viso (particolarmente naso, mento, contorno labbra e fronte), la schiena e le spalle.
La formazione dei punti neri è strettamente connessa alla produzione eccessiva di sebo, fenomeno accentuato durante l’adolescenza a causa dell’iperattività degli ormoni androgeni. Tuttavia, anche in età adulta possono insorgere in seguito a sbalzi ormonali, stress, scarsa igiene cutanea, uso di cosmetici troppo oleosi o un’alimentazione non equilibrata.
Fattori che peggiorano l’insorgenza dei punti neri
Numerosi elementi possono aggravare la tendenza alla formazione di comedoni aperti, rendendo più difficile il loro controllo. Tra questi:
- Eccessiva produzione di sebo: l’iperseborrea è la principale responsabile dell’ostruzione follicolare. Il sebo in eccesso si mescola con cheratina e cellule morte, creando un tappo che può ossidarsi e scurirsi.
- Squilibri ormonali: oltre all’adolescenza, l’acne e i punti neri possono manifestarsi in età adulta, specie nelle donne durante mestruazioni, gravidanza o menopausa, periodi in cui gli androgeni influenzano la pelle.
- Stress psicofisico: lo stress cronico aumenta i livelli di cortisolo, che stimola la produzione sebacea e altera il microbiota cutaneo, favorendo infiammazioni e peggioramento della pelle acneica.
- Esposizione solare: sebbene il sole possa sembrare un alleato per la pelle acneica, soprattutto per le forme seborroiche superficiali, l’esposizione prolungata tende a peggiorare l’acne comedonica. I raggi UV favoriscono l’ispessimento dello strato corneo, facilitando la formazione di nuovi comedoni e punti neri. Inoltre, la pelle che appare meno unta dopo il sole è un effetto estetico temporaneo dovuto all’abbronzatura e alla secchezza superficiale, non un miglioramento reale.
- Utilizzo di cosmetici non adeguati: prodotti troppo grassi o aggressivi possono ostruire ulteriormente i pori o irritare la pelle, stimolando la produzione di sebo e la formazione di punti neri.
- Abitudini scorrette: la tentazione di schiacciare i punti neri è una delle cause più frequenti di aggravamento, poiché può provocare infezioni, infiammazioni e cicatrici permanenti.

Per mantenere in salute la pelle e ridurre la comparsa dei punti neri, è fondamentale adottare una routine di cura quotidiana mirata e rispettosa del naturale equilibrio cutaneo.
Prevenzione e igiene
La detersione delicata ma efficace è il primo passo per rimuovere l’eccesso di sebo senza compromettere la barriera cutanea. È importante scegliere detergenti specifici per pelli acneiche, evitando prodotti troppo aggressivi che possono causare secchezza e quindi compensare con una maggiore produzione sebacea.
Rimedi cosmetici e naturali
Tra i rimedi più indicati figurano i prodotti contenenti:
- Acido salicilico, dall’azione cheratolitica e antinfiammatoria, che favorisce l’esfoliazione e l’apertura dei pori.
- Acido glicolico, che penetra in profondità per rimuovere le cellule morte e stimolare il rinnovamento cellulare.
- Perossido di benzoile, noto per le sue proprietà antibatteriche e antiseborroiche, in grado di prevenire la formazione di nuovi comedoni.
Questi principi attivi devono essere utilizzati sotto controllo medico per evitare irritazioni o effetti collaterali.
Rimedi naturali come il tea tree oil (olio di melaleuca), con proprietà antibatteriche, e le maschere a base di argilla verde per la purificazione e l’esfoliazione, sono utili supporti, sempre da impiegare con cautela e sotto consiglio.
Evitare il fai da te
Schizzare, spremere o utilizzare metodi casalinghi aggressivi può danneggiare la pelle, favorendo infezioni e cicatrici. La rimozione manuale dei punti neri deve essere effettuata da professionisti con strumenti sterilizzati e in ambienti igienici.
Trattamenti dermo-estetici
In caso di punti neri persistenti, si può ricorrere a peeling chimici o trattamenti specifici che stimolano la rigenerazione della pelle e favoriscono la rimozione dei comedoni. Sempre sotto supervisione dermatologica.
Alimentazione e stile di vita
Una dieta equilibrata a basso indice glicemico, ricca di omega-3 e vitamine (A e D), aiuta a mantenere l’equilibrio ormonale e cutaneo. Ridurre il consumo di zuccheri raffinati e cibi processati può diminuire il rischio di comparsa di punti neri e acne tardiva.
Infine, è importante gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, esercizio fisico e una buona qualità del sonno per prevenire gli effetti negativi sul sistema ormonale e sulla pelle.