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Studi di Stanford guidati dalla dott.ssa Lucia Aronica evidenziano come l’epinutrizione possa rallentare l’invecchiamento agendo sull’espressione genica e la salute.
La dieta epigenetica continua a catturare l’interesse di esperti e appassionati di salute per la sua capacità di influenzare positivamente l’espressione genica e rallentare l’invecchiamento biologico. Questo approccio alimentare, oggi più che mai al centro degli studi scientifici, trova in Lucia Aronica, docente e ricercatrice presso la prestigiosa Università di Stanford, una delle voci più autorevoli e aggiornate nel panorama mondiale dell’epigenetica nutrizionale.
L’epigenetica e il potere della nutrizione: cosa dice la scienza di Stanford
Secondo la dott.ssa Aronica, la nostra alimentazione non è solo una questione di calorie, ma di vera e propria comunicazione molecolare con il DNA: ogni alimento contiene “epinutrienti” capaci di attivare o spegnere i geni attraverso modifiche chimiche epigenetiche. Questi processi non alterano la sequenza genetica, ma ne regolano l’espressione, consentendo di “riscrivere” il nostro destino biologico e di contrastare l’infiammazione cronica e l’invecchiamento precoce.
L’approccio definito da Aronica come epinutrizione si basa su due categorie principali di nutrienti: i donatori di metile (folati, vitamina B12, colina, betaina) e gli epi-bioattivi (come sulforafano, polifenoli e omega-3). Questi si trovano in alimenti vegetali e animali di alta qualità, come broccoli, uova, pesce grasso, erbe aromatiche e olio extravergine d’oliva, e sono fondamentali per attivare geni protettivi e rallentare il danno cellulare. Non solo la scelta degli alimenti, ma anche il modo in cui vengono preparati può potenziare i loro effetti epigenetici, come la pratica di tritare i broccoli prima della cottura per aumentare la produzione di sulforafano.

Gli studi condotti a Stanford, molti dei quali con la partecipazione diretta della dott.ssa Aronica, dimostrano che un’alimentazione ricca di cibi integrali e variati può ridurre l’età biologica del nostro epigenoma anche di 1-3 anni in pochi mesi. Il sulforafano, ad esempio, aumenta la capacità di riparazione del DNA e la detossificazione da inquinanti, riducendo il rischio di malattie croniche e tumori. Sulla bellezza, i pigmenti naturali come licopene e carotenoidi attivano programmi genetici di rinnovamento cutaneo e protezione solare interna, mostrando come la salute parte dalla cucina.
La dieta epigenetica è indicata per chiunque voglia rallentare l’invecchiamento, prevenire malattie croniche o migliorare il proprio benessere in modo sostenibile e personalizzato. Non si tratta di una dieta rigida, ma di un modello flessibile che valorizza il piacere del cibo e la cultura alimentare, perfettamente compatibile con stili alimentari mediterranei, onnivori o vegetariani.
