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Dior sfilata collezione Cruise 2018: la femminilità selvaggia e il deserto californiano, guest Charlize Theron, Rihanna e Demi Moore
A fare da sfondo alla sfilata della collezione Cruise 2018 della Maison Dior, c’è il deserto californiano, è questo il luogo in cui Maria Grazia Chiuri ha presentato la sua prima collezione crociera per la Maison. Tantissime le celebrity presenti come Charlize Theron, Rihanna, Demi Moore, Freida Pinto. Scopri tutto su Fashionblog
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A fare da sfondo alla sfilata della collezione Cruise 2018 della Maison Dior, c’è il deserto californiano, è questo il luogo in cui Maria Grazia Chiuri ha presentato la sua prima collezione crociera per la Maison. Tantissime le celebrity presenti come Charlize Theron, Rihanna, Demi Moore, Freida Pinto, Nick Jonas, Camilla Belle, Brie Larsen, Kelly Rowland, Jhene Aiko, Big Sean, Jaime King, Miranda Kerr, Solange Knowles.
La scoperta delle Grotte di Lascaux, nel 1940, ha esercitato una grande influenza sugli artisti dell’epoca. Per Georges Bataille rappresentano l’aurora della specie umana. La potenza con cui sono rappresentati gli animali (cervi, cavalli, buoi) ci riconduce all’inizio dell’umanità, al suo rapporto con la natura e alla nascita dell’arte. Nel 1951, Christian Dior fa sue queste pitture rupestri e ne ricava una stampa per la sua linea cosiddetta Ovale, forma che richiama una rappresentazione femminile primitiva, come la Venere di Willendorf.
Proprio questa femminilità selvaggia e antica, legata alla magia della terra, ha ispirato Maria Grazia Chiuri, Direttrice Artistica delle collezioni donna di Dior, nel corso di questa prima collezione crociera per la Maison. Prende forma così una rappresentazione femminile che lascia fluire nel presente questo intuito sciamanico, questo spirito selvaggio, quasi animalesco, di cui parla Clarissa Pinkola Estés in un libro caro alla designer: Donne che corrono coi lupi.
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I lupi, animali preistorici, emergono dalle grotte di Lascaux per adagiarsi su straordinari jacquard di seta, dove l’ocra, quasi color oro, crea un contrasto con il nero. Impronte di mani femminili, reinterpretazioni delle forme originali, diventano splendidi ricami di paillette dalle tonalità della terra. Maria Grazia Chiuri ha riunito i savoir-faire degli atelier Dior per reinventarli in forme ideali che raccontano la loro storia. Una storia che cambia proporzioni e lunghezze per adattarle ai paesaggi attuali, dove lo sport si unisce all’haute couture, dove la tradizione diventa astrazione decorativa e dove i materiali hanno un nuovo valore.
Maria Grazia Chiuri utilizza anche i tarocchi, dai colori violenti, reinventati in chiave femminista da Vicki Noble, proponendone una reinterpretazione pop per portare una ventata di freschezza all’arte divinatoria, tanto cara a Monsieur Dior. L’idea che l’odore di una persona sia l’espressione della sua anima ritorna nell’interpretazione femminile di un profumo emblematico come Eau Sauvage. L’impronta intangibile di questa figura selvaggia, erratica, porta, ancora una volta, la donna al centro del mondo.
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