Vivienne Westwood e Greenpeace insieme per salvare l’Artico

Vivienne Westwood è una di quei designer che porta da sempre le sue battaglie e il suo attivismo sulle passerelle. Già a partire dagli anni ’70, quando sposò la cultura punk, fino alle recente iniziativa “Climate revolution”, la stilista britannica è da sempre impegnata sul fronte green in difesa dell’ambiente esul fronte umano per la difesa dei diritti civili. Questa volta ad essere al centro della sua propaganda c’è l’Artico, il cui futuro è messo a rischio dall’incombente scioglimento dei ghiacci.

Una bandiera per salvare il Polo Nord, così recita il concorso indetto da Greenpeace per trovare la bandiera da piantare sul fondo del mare artico il mese prossimo. Una competizione a livello internazionale che ha coinvolto giovani di tutto il mondo, stimolandoli a trovare una bandiera che simboleggiasse la pace, la speranza e la comunità globale. L’iniziativa fa seguito alla petizione firmata da milioni di persone per proteggere l’Artico dalla trivellazione petrolifera e dalla pesca aggressiva.
Save the Artic

Il concorso è durato tre mesi e ha raccolto i disegni di giovani talenti di 54 nazionalità diverse. Il progetto scelto da Vivienne Westwood che si è aggiudicato il primo premio è stato quello di Sarah Bartrisyia, una ragazza 13enne della Malesia, che illustra sette colombe che si intrecciano tra di loro e che rappresentato i sette continenti, ciascuna con un ramo d’ulivo simbolo della protezione dell’Artico. Ora il disegno verrà riprodotto su una bandiera di titanio e piantato a quattro chilometri sotto il ghiaccio insieme a una capsula che contiene le firme dei milioni di persone che chiedono di difendere l’Artico. “La creatività dei giovani è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per costruire un mondo migliore. La bandiera vincente per il futuro è una rappresentazione fantastica di pace, di speranza e di comunità globale, e sono fiera che sia già sulla via del Polo Nord”, ha detto Vivienne Westwood.

Via | Vivienne Westwood